|
La portata di ascolto VHF ed UHF
Non considerando i fenomeni secondari che incidono nella propagazione delle onde radio al salire della frequenza, tipicamente oltre i 30 MHz, la distanza raggiunta da un segnale si avvicina sempre di più a quella che viene definita portata ottica ovvero la massima distanza per la quale l'antenna ricevente e l'antenna trasmittente sono in vista senza l'interposizione di ostacoli siano essi artificiali, come edifici e costruzioni, oppure elementi naturali quali montagne o avvallamenti e naturalmente senza che la curvatura terrestre le nasconda.
Le onde radio si propagano perciò in portata ottica esclusivamente secondo una linea retta, viene quindi a crearsi un orizzonte che non può essere superato se non grazie ad altri fenomeni propagativi che alterino questo modo. La portata ottica di una stazione ricevente, dove trova collocazione l'antenna del vostro scanner in altre parole, assumendo la superficie terrestre priva di ostacoli di qualsiasi genere è facilmente calcolabile conoscendo l'altezza dell'antenna dal suolo. Evitiamo qui di proporre una formula matematica optando invece per una comoda tabella già compilata che mostra il valore tipico assunto dalla portata di ascolto nelle VHF e nelle UHF in una orografia di pianura:
Altezza antenna | (~100 MHz) | (~450 MHz) |
---|---|---|
10 metri | ||
20 metri | ||
30 metri | ||
40 metri | ||
50 metri | ||
60 metri | ||
70 metri | ||
80 metri | ||
90 metri | ||
100 metri |
Come si osserva chi ha modo di installare l'antenna sopra un stabile a molti piani gode di condizioni vantaggiose. Naturalmente l'ambito urbano distorce poi queste cifre per via dell'attenuazione introdotta dagli altri edifici che si trovano nel percorso del segnale oltre che per le molte riflessioni di cui sono responsabili. Poniamo alla vostra attenzione una diversa considerazione: l'area abbracciata dalla portata di ascolto è in relazione al quadrato con il suo raggio, ciò significa che se la portata aumenta del 40% (esempio alzando l'antenna da 10 a 20 metri) ecco che la copertura del territorio raddoppia e dunque verosimilmente raddoppieranno il numero di stazioni radio ascoltabili. Questo aspetto giustifica il fatto che sovente un pure modesto innalzamento dell'antenna determina un netto miglioramento nelle ricezioni V/UHF.
Lo scenario descritto è rappresentativo di un installazione sopra un edificio. Vagliamo adesso il raggio di comunicazione raggiungibile da una stazione posta su colline, montagne oppure su di un mezzo aereo. Questo consentirà di quantificare la tipica portata di ascolto di chi risiede in altura od anche ascolta aerei in volo:
Altezza antenna | (~100 MHz) | (~450 MHz) |
---|---|---|
500 metri | ||
1000 metri | ||
2000 metri | ||
4000 metri | ||
6000 metri | ||
8000 metri | ||
10000 metri |
La distanza di ascolto per jet su rotte internazionali, quote di volo sui 10000 metri dunque, giunge sull'ordine dei 500 km. A dimostrazione un collaboratore a questo sito, residente a Padova, ci ha fornito i suoi dati inerenti le ricezioni in banda aeronautica VHF utilizzando l'antenna a stilo del proprio apparato - una installazione interna al suo appartamento dunque. Estrapolando un paio di questi monitoraggi, non dei record ma comunque significativi, e ponendoli sulla mappa di figura 1 si ricava immediatamente quanto possono offrire gli scanner:
[Figura 1] Ascolti a lunga distanza inerenti aerei di linea, la stazione ricevente è nella parte centrale della regione Veneto
Ribadiamo che abbiamo qui considerando esclusivamente la portata ottica - la principale ma non l'unica forma di propagazione radio che interessa le V/UHF.